Francia, caccia a due killer. Giallo sul terzo
Imponente operazione delle teste di cuoio a Reims. Mandati di cattura per due fratelli franco-algerini di 32 e 34 anni. Si arrende nella notte il 18enne Hamyd Mourad
Caccia aperta in Francia agli autori della strage nella redazione di Charlie Hebdo. Preso nella notte il “terzo uomo”, un gio- vane di 18 anni «senza fissa dimora» che avrebbe aiutato i due assalitori e che si sarebbe arreso a Charleville-Mézières. Si cercano i due fratelli franco-algerini, 32 e 34 anni, Chérif Kouachi e Said Kouachi.
Stando a fonti di stampa, i due sarebbero tornati in Francia quest’estate dalla Siria. «Sono presumibilmente armati e pericolosi» si legge nel manifesto diffuso dalla polizia transalpina. «Invitiamo chiunque abbia informazioni che permettano di localizzarli, a contattare le Autorità al numero verde 0805 02 17 17 oppure al sito securite.interieur.gouv.fr».
Il più giovane dei tre ricercati «si è consegnato alla polizia», sottolinea Le Parisien online. Il giovane si sarebbe consegnato in tarda serata a Charleville-Mezières. Ha 19 anni, e secondo le stesse fonti sarebbe «il meno implicato» nella pianificazione e nell’esecuzione dell’attacco. Ma l'arresto, come accennato, è un giallo: i compagni del ragazzo affermano che ieri mattina il giovane era regolarmente a scuola. «Nessuna accusa» è stata ancora formulata nei suoi confronti, scrive il sito di Le Monde.
I due fratelli, Said Kouachi e Cherif Kouachi, sarebbero stati riconosciuti grazie alla carta d’identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata dagli attentatori durante la fuga vicino alla porte de Pantin, a Parigi. Il giovane Hamyd Mourad sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l’operazione. Said e Cherif Kouachi sono noti alla polizia e ai servizi di intelligence francesi: uno sarebbe stato già condannato in passato per aver fatto parte di una filiera che inviava islamisti in Iraq, che nei mesi scorsi hanno cercato di sfuggire alla sorveglianza spostandosi da Parigi a Reims. Secondo la polizia, inoltre, i due fratelli sono nati a Parigi, e hanno «un profilo di piccolo delinquenti che si sono radicalizzati». Il più giovane, Cherif, era stato arrestato nel 2008 e condannato a 3 anni di prigione, di cui 18 mesi con la condizionale, in quanto componente di una gruppo che inviava combattenti estremisti in Iraq, basata nel 19/o arrondissement di Parigi. Scontata la pena, Cherif e il fratello«avevano fatto di tutto per farsi dimenticare», e si erano «messi a riposo» a Reims. |