Sisma Nepal, premier: «Forse 10mila vittime»

Le stime ufficiali delle vittime del devastante terremoto del weekend è di oltre 4.400 vittime e quasi 8mila feriti, ma il governo teme che possano essere il doppio

Il premier nepalese Sushil Koirala, alla fine, ammette che il terremoto di sabato potrebbe aver provocato una vera ecatombe: più 10mila. È questa la stima del governo, anche se le cifre ufficiali sono ferme a circa 4.400 vittime, come riporta il National Emergency Operation Center del ministero dell’Interno nepalese. Per l’Onu sono 8 milioni le persone colpite del sisma e di queste, 1,4 milioni, sono a corto di cibo.

Il premier Koirala ha lanciato quindi un appello alla comunità internazionale affinché fornisca tende, medicine ed assistenza sanitaria per la cura e la riabilitazione delle vittime del sisma. E ha riconosciuto che l’intervento dei soccorsi finora è stato alquanto inefficace. Intanto il governo del Nepal ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Per quanto riguarda gli italiani, nella tra lunedì e martedì ne sono stati rintracciati altri 18 che si trovano in Nepal. Lo ha annunciato il responsabile dell’Unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri in diretta su Radio Anch’io. I dispersi al momento quindi sono 22. I nostri connazionali morti, invece, sono 4. «Stiamo predisponendo il primo aereo che tra stanotte e domani riporterà a casa i nostri connazionali», ha assicurato Taffuri che ha poi spiegato che le operazioni di rientro degli italiani dipendono anche dal grado di congestione dello scalo di Kathmandu.