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Parigi: primi arresti. Dispersa un'italiana

Sette le sparatorie e tre esplosioni: attacchi nei ristoranti, kamikaze allo Stade de France. Carneficina al concerto: almeno 80 morti. Hollande chiude le frontiere

Risveglio surreale a Parigi, messa a ferro e fuoco venerdì notte in modo senza precedenti: più di 120 morti e decine di feriti in sette sparatorie in una città assediata da terroristi e teste di cuoio, 80 morti solo in una sala da concerti, decine di cadaveri attorno allo Stade de France, pieno di spettatori per il match Francia-Germania. L'Isis rivendica l'attacco.

Nel corso del pomeriggio la notizia che a Bruxelles, e più di preciso nel distretto di Molenbeek, sono stati già effettuati i primi arresti: è da lì. stando all'intelligence francese, che sarebbero partiti tre dei terroristi che hanno ideato e compiuto la Strage di Parigi. Molte le perquisizioni della polizia del distretto, mentre una persona è stata arrestata. Al lavoro i membri di tutte le agenzie di sicurezza europee. Secondo fonti dell'intelligence inglese, diffuse dalla Bbc, i terroristi sarebbero un gruppo di combattenti "autonomi" legati all'Isis e formata da reduci dalla Siria: 8 jihadisti, tutti uccisi nella notte di ieri. Di loro e delle loro vite si conosce ancora pochissimo. La polizia sarebbe alla ricerca di un veicolo di colore nero con targa belga e tre persone a bordo e diversi testimoni dicono di aver visto una targa belga tra le vetture utilizzate dai terroristi.

Intanto due italiani sono stati rintracciati e anche se feriti non sono gravi. Paura invece per la 28enne veneziana Valeria., dottoranda in Demografia all’università di Paris 1 che era al Bataclan, come scrive un’amica su twitter. Con lei, al concerto, ci sarebbe stato anche il fidanzato. Sarebbero scappati insieme sotto i colpi dei terroristi ma lui l’avrebbe persa di vista dopo poco.

Venerdì notte - Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza e il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello «attentati multipli». In precedenza Hollande ha convocato una riunione d'emergenza al ministero dell'Interno con il primo ministro Manuel Valls e il ministro Bernard Cazeneuve. Poi, un Consiglio dei ministri a mezzanotte. Lo stesso presidente, visibilmente scosso, ha parlato in diretta tv ai francesi annunciando lo stato di emergenza, mentre l'afflusso di militari nella capitale aumentava «per evitare nuovi attacchi» e veniva decretata la chiusura delle frontiere. Dalle caserme e da diverse regioni stanno affluendo rinforzi di reparti speciali e teste di cuoio. Negli ospedali si sta procedendo a liberare per quanto possibile i posti letto.

Il ministro degli Interni ha chiesto ai parigini di restare a casa se possibile o - per chi è in locali o ristoranti - di non muoversi. Il primo attentato - a quanto sembra un'azione kamikaze - è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti a quanto sembra, poi i terroristi - come se stessero compiendo un raid - sono ridiscesi verso l'XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Lì, nella sala da concerti Bataclan - dove c'era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano Eagles of death metal - un gruppo di terroristi ha gridato «Allah è grande» e ha aggiunto frasi sulla Siria. Poi ha aperto il fuoco sul pubblico, facendo un bagno di sangue: almeno una ottantina di morti, uccisi pare uno a uno. Un blitz delle teste di cuoio ha infine liberato i circa 100 ostaggi. Tre attentatori si sono fatti esplodere prima che gli esperti potessero colpirli.

Negli stessi istanti, a Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all'amichevole Francia-Germania. I giocatori si sono fermati, alcuni spettatori sono riusciti a uscire, gli altri sono rimasti bloccati dalla polizia all'interno fin dopo il termine della gara. Immediatamente evacuato il presidente Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d'onore. Il bilancio parla di almeno 30 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. Molti i feriti.
Un'altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Le prime, concitate notizie, parlano di un terrorista ucciso dalle forze dell'ordine
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14-11-2015

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