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Parigi, lutto nel mondo. Identificati 3 kamikaze

Sarebbe un 29enne francese che aveva alle spalle 8 condanne. Identificati anche due attentatori residenti in Belgio. Gli 007 Usa: il passaporto siriano sarebbe falso

Domenica di lutto nel mondo. Commemorazioni e fiaccolate si sono registrate ovunque in onore delle quasi 130 vittime di venerdì sera a Parigi. Intanto iniziano a delinearsi anche gli identikit dei kamikaze che hanno terrorizzato la Francia: tra loro ci sono un 29enne francese di origini algerine e due francesi residenti in Belgio.

Stando agli esperti al lavoro sul caso, molto complesso, i terroristi che hanno compiuto gli attacchi a Parigi hanno operato in modo coordinato dividendosi in tre gruppi. La conferma arriva anche dal procuratore di Parigi, François Molins. Le auto utilizzate negli attacchi sono state due: una Seat nera e una Polo nera, quest’ultima utilizzata dai terroristi per arrivare al Bataclan. Nel corso del pomeriggio di sabato era arrivata la notizia che a Bruxelles, e più di preciso nel distretto di Molenbeek, sono stati già effettuati i primi arresti. Stando all'intelligence francese, è da lì che sarebbero partiti tre dei terroristi che hanno ideato e compiuto la strage. Molte le perquisizioni della polizia del distretto con 5 arresti. Al lavoro i membri di tutte le agenzie di sicurezza europee. Secondo fonti dell'intelligence inglese, diffuse dalla Bbc, i terroristi sarebbero un gruppo di combattenti "autonomi" legati all'Isis e formata da reduci dalla Siria: 8 jihadisti, tutti uccisi nella notte di ieri. Di loro e delle loro vite si conosce ancora pochissimo. La polizia sarebbe alla ricerca di un veicolo di colore nero con targa belga e tre persone a bordo e diversi testimoni dicono di aver visto una targa belga tra le vetture utilizzate dai terroristi.

Intanto due italiani sono stati rintracciati e anche se feriti non sono gravi. E' stata invece trovata senza vita la 28enne veneziana Valeria, dottoranda in Demografia all’università di Paris 1 che era al Bataclan, come scrive un’amica su twitter. Con lei, al concerto, c'era anche il fidanzato. Sarebbero scappati insieme sotto i colpi dei terroristi ma lui l’avrebbe persa di vista dopo poco.

Venerdì notte - Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza e il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello «attentati multipli». In precedenza Hollande ha convocato una riunione d'emergenza al ministero dell'Interno con il primo ministro Manuel Valls e il ministro Bernard Cazeneuve. Poi, un Consiglio dei ministri a mezzanotte. Lo stesso presidente, visibilmente scosso, ha parlato in diretta tv ai francesi annunciando lo stato di emergenza, mentre l'afflusso di militari nella capitale aumentava «per evitare nuovi attacchi» e veniva decretata la chiusura delle frontiere. Dalle caserme e da diverse regioni stanno affluendo rinforzi di reparti speciali e teste di cuoio. Negli ospedali si sta procedendo a liberare per quanto possibile i posti letto.

Il ministro degli Interni ha chiesto ai parigini di restare a casa se possibile o - per chi è in locali o ristoranti - di non muoversi. Il primo attentato - a quanto sembra un'azione kamikaze - è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti a quanto sembra, poi i terroristi - come se stessero compiendo un raid - sono ridiscesi verso l'XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Lì, nella sala da concerti Bataclan - dove c'era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano Eagles of death metal - un gruppo di terroristi ha gridato «Allah è grande» e ha aggiunto frasi sulla Siria. Poi ha aperto il fuoco sul pubblico, facendo un bagno di sangue: almeno una ottantina di morti, uccisi pare uno a uno. Un blitz delle teste di cuoio ha infine liberato i circa 100 ostaggi. Tre attentatori si sono fatti esplodere prima che gli esperti potessero colpirli.

Negli stessi istanti, a Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all'amichevole Francia-Germania. I giocatori si sono fermati, alcuni spettatori sono riusciti a uscire, gli altri sono rimasti bloccati dalla polizia all'interno fin dopo il termine della gara. Immediatamente evacuato il presidente Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d'onore. Il bilancio parla di almeno 30 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. Molti i feriti.
Un'altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Le prime, concitate notizie, parlano di un terrorista ucciso dalle forze dell'ordine
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15-11-2015

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