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Minacce sul web, allarme innalzato a livello 2

Il proclama online: dopo Parigi «tocca a Roma, Londra e Washington». In mattinata il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato d’urgenza dal ministro Alfano

«Ora tocca a Roma, Londra e Washington». Questo il terribile proclama che accompagna il massacro di Parigi e mette in allarme le forze di sicurezza e i governi.
Allarme scattato a anche in Italia dove, tra poco meno di un mese, prenderà il via il Giubileo. In mattinata, al Viminale, riunione d'urgenza del Comitato per l'ordine e la sicurezza convocato dal ministro degli Interni Alfano e alla presenza anche del presidente del Consiglio Renzi.

Il responsabile del Viminale ha convocato l'incontro per le 9,30. Il ministro, dopo i primi contatti con il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, ha disposto un immediato innalzamento dei livelli di sicurezza su tutto il territorio nazionale. L'antiterrorismo italiano, ha fatto sapere il Viminale, è in costante contatto con i corrispondenti francesi per seguire con estrema attenzione ciò che accade in Francia, anche allo scopo di predisporre ulteriori interventi preventivi.

Intanto mentre le bandiere sono a mezz’asta a Palazzo Chigi, il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi ammette: «Non possiamo escludere» di diventare bersaglio di attacchi simili a quelli della scorsa notte e specifica: «Chi dice il contrario è un utopista; chi dice che l’Italia è al sicuro sbaglia, vive in un altro mondo». Per questo «il controllo su tutto il territorio nazionale» è stato già «intensificato», come annuncia il premier Renzi dopo avere incontrato i vertici dell’intelligence. Il presidente del Consiglio a sua volta riferisce anche che la strage di venerdì sera provoca in lui «un dolore atroce per quanto accaduto a Parigi, colpendo la Francia hanno colpito l’umanità intera. Stanno attaccando la pace e la libertà, stanno attaccando il nostro modo di vivere, ma la libertà è più forte della barbarie, il coraggio è più forte della paura. Occorreranno tutte le forze necessarie, occorreranno mesi, forse anni, ma l’Italia c’è, al fianco della Francia, ed è convinta che questa sfida possa essere vinta tutti insieme».

Tornando al Viminale e alla riunione del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, il ministro Alfano annuncia quindi di aver rafforzato i controlli alle frontiere, in particolare sul confine con la Francia. Il titolare del Viminale spiega che i presunti islamisti espulsi sono stati 55. Uno anche sabato mattina. E che sono stati espulsi imam che inneggiavano alla violenza antisemita. Uno dei temi che maggiormente inquieta da sempre l'intelligence è il rischio che la popolazione musulmana detenuta nelle nostre carceri possa essere oggetto, durante la detenzione, di proselitismo da parte del radicalismo islamico. Per questo il Viminale ha disposto una intensificazione del monitoraggio all'interno delle prigioni con l'ausilio della Polizia Penitenziaria e l'utilizzo di mediatori culturali che parlano arabo.
Intanto aumenta il
controllo alle frontiere, in particolare quelle con la Francia, per evitare il passaggio di terroristi in fuga da Parigi via Italia visto che è già successo che i confini con i francesi sono attraversati da terroristi che vanno e vengono dalla Francia e dal Belgio.

14-11-2015

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