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M5S-Lega, sul premier non c'è accordo
«Accordo sui punti chiave». «Sulla buona strada». Così Salvini e Di Maio sintetizzavano lo stato della trattativa per il nuovo esecutivo, ma resta il nodo principale
Dopo quello di venerdì e sabato, nuovo incontro domenica tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Trovate le convergenze su reddito di cittadinanza, flat tax, lotta al business dell’immigrazione, abolizione della legge Fornero, e conflitto di interessi, resta il nodo della premiership. «Accordo sui punti chiave» e «Siamo sulla buona strada» hanno detto i due leader sintetizzando lo stato della trattativa sul programma per il nuovo governo dopo l'incontro a Milano al Pirellone.
Prende forma dunque il «contratto per il Governo del cambiamento». Restano alcuni nodi da sciogliere in queste ultime ore, a cominciare da quello della premiership. E, anche sul programma, l'intesa non è totale. Domenica, altro incontro sui 20 e più punti che dovranno avere la vidimazione dei due partiti. Perché il tempo stringe e sia M5S sia la Lega non vogliono rischiare nel chiedere altro tempo al Quirinale. Per il momento, i due sono fiduciosi. «C'è sostanzialmente un accordo sui punti chiave», ha detto il leader della Lega dopo l'incontro. «Sono contento perché si sta parlando di temi, non di nomi, non di cognomi, non di ministri», ha aggiunto. «Rispetto ad altre ipotesi di governo che vengono da Marte e di ministri se c'è accordo sui punti fondamentali è meglio un governo che si impegni sulla base di un programma», ha proseguito. «Se la compatibilità arriverà all'80% si parte. Altrimenti ci abbiamo provato», ha aggiunto ancora Salvini. Secondo il leader leghista, comunque, «sui punti caldi» come tasse, pensioni e immigrazione c'è ottimismo. «Entro poche ore vogliamo chiudere su tutto, domani si lavora ancora», ha assicurato Salvini.
«Siamo sulla buona strada, sono ottimista e non solo sulla discussione al tavolo ma per quelli che la temono e ci stanno attaccando: vuol dire che siamo sulla buona strada», ha puntualizzato Di Maio in un video su Facebook dove ha aggiunto: sono quelli «che fanno parte della vecchia politica e attaccano questo governo che ancora deve nascere: più ci attaccano e ci snobbano e più vuol dire che siamo sulla buona strada». «Il lavoro sul contratto di governo sta procedendo bene. La discussione va avanti e ci sono ampi punti di convergenza. Non abbiamo parlato di nomi», ha detto ancora il leader M5S. Sul contratto di governo «dobbiamo acquisire il miglior risultato, altrimenti non ha senso andare al governo» ma «vedrete che presto sarà possibile vedere un governo che potrà cambiare veramente le cose per gli italiani». |
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13-05-2018
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