Coronavirus, le vittime in Italia sono dieci
Quattro nuovi decessi solo martedì. 3 i contagiati in Sicilia, tutti fanno parte di una comitiva di turisti arrivati dalla Lombardia. In Veneto i contagiati sono 43. Ricciardi (Oms): ridimensionare, il 95% guarisce
La lista delle regioni coinvolte dal coronavirus si allunga ancora. Sono 322 i contagiati in Italia. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli fornendo il bollettino con i dati aggiornati. Undici le vittime accertate, quattro solo martedì: sono un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo, un uomo di 91 anni di San Fiorano e una donna di 83 anni di Codogno, entrambi in provincia di Lodi. Ultima, una ultrasettantenne di Treviso. 3 invece i contagiati in Sicilia. Tutti fanno parte di una comitiva di turisti arrivati dalla Lombardia (dove i contagiati sono aumenti di quasi 30 unità). In Veneto i contagiati sono 43.
Anche un medico italiano in vacanza a Tenerife è risultato positivo al coronavirus al test eseguito nel laboratorio di microbiologia dell'Ospedale universitario Nuestra Señora de Candelaria. Lo segnala Europa Press. Il turista, un medico proveniente dall'area italiana colpita dal coronavirus, ha iniziato a sentirsi male e si è recato alla clinica Quirón nel sud di Tenerife, dove ora si trova ricoverato in isolamento. Il protocollo corrispondente è stato attivato e si attendono le analisi eseguite dal Centro nazionale di microbiologia dell'Istituto sanitario Carlos III di Madrid. Primo caso sospetto anche nelle Asturie: si tratterebbe di un giovane di 25 anni di ritorno dopo una vacanza in Italia nelle zone colpite dal coronavirus.
La presidenza del Consiglio smentisce in giornata le notizie di una presunta chiusura, per decisione del presidente Conte, di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Le decisioni e le misure adottate dal governo vengono comunicate esclusivamente attraverso i canali e le fonti ufficiali, alle quali si prega di far riferimento, ripetono da Palazzo Chigi. «Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei giusti termini: su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, il 5% è gravissimo, di cui il 3% (RPT: 3%) muore. Peraltro sapete che tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute». Così Walter Ricciardi dell'Oms in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma. Dello stesso avviso quindi il presidente lombardo Fontana: «Cerchiamo di sdrammatizzare, è una situazione senz'altro difficile, ma non così tanto pericolosa: il virus è molto aggressivo nella diffusione, ma molto meno nelle conseguenze. È poco più di una normale influenza e questo lo dicono i tecnici».
Alla situazione guarda con particolare attenzione l'Unione Europea. Il rischio per le persone dell'Ue e del Regno Unito che «viaggiano o risiedono in aree con presunta trasmissione comunitaria» del coronavirus «è attualmente elevato». Lo si legge nell'aggiornamento rapido del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sulla situazione del contagio in Europa, pubblicato la notte scorsa. Secondo gli esperti, per residenti e viaggiatori «l'impatto di una o più infezioni è considerato elevato, soprattutto per le popolazioni anziane» con più patologie. |