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«Unione da rinnovare contro l'effetto domino»

Così Padoan. Summit dei Ministri degli Esteri dei principali Paesi europei per un vertice convocato ieri mattina dal ministro degli Esteri tedesco Steinmeier

«C'è un cocktail di fattori che potrebbe portare a varie soluzioni, compresa un'ulteriore spinta alla disintegrazione - il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un'intervista al Corriere della Sera, parlando delle conseguenze del voto britannico -. L'impensabile sta avvenendo. Si è avviata una doppia reazione a Brexit, finanziaria e politica. Ma la reazione finanziaria, almeno finora, è limitata. Mi preoccupa di più quella politica».

Per Padoan «merita altrettanta attenzione la reazione politica. Si levano voci dall'Olanda e da altri Paesi del Nord, oltre ovviamente a Marine Le Pen in Francia, che chiedono altri referendum per uscire dall'Europa. La tendenza a pensare che le soluzioni nazionali funzionino meglio di quelle europee è giustificata in parte dall'inadeguatezza delle istituzioni europee, Ecofin compreso, dove prevale un atteggiamento quasi di "business as usual"». La notte sembrava cominciare bene con la vittoria dei remain. Invece ci siamo svegliati con questa brutta sorpresa. David Cameron ha commesso un errore, proponendo di fare il referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Adesso però il voto va rispettato. La Gran Bretagna attivi al più presto le procedure per la separazione come previsto dall'art. 50 del Trattato», ha poi detto il ministro in un'intervista al Messaggero.

Intanto a Berlino si sono riuniti i ministri degli Esteri dei principali Paesi europei per un vertice convocato ieri mattina dal ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier. All'incontro Paolo Gentiloni per l'Italia, Jean-Marc Ayrault per la Francia, Bert Koenders per l'Olanda, Didier Reynders per il Belgio e Jean Asselborn per il Lussemburgo. «L'Italia ha avanzato la proposta del migration compact - ha poi spiegato il ministro Padoan -. La prossima settimana c'è un Consiglio Ue. Il primo modo per far vedere ai cittadini dei 27 che la Ue capisce la lezione di ieri e va avanti è quello di dare un segnale di condivisione sulle politiche dell'immigrazione. È quello che l'Italia si aspetta dalla riunione di martedì». «Il processo per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, secondo l'articolo 50 del trattato di Lisbona, deve essere avviato il più presto possibile, per poterci poi concentrare sul futuro dell'Europa», ha detto Frank-Walter Steinmeier dopo il summit.

25-06-2016

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