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Nuovo Senato, approvati gli ultimi articoli

Martedì voto finale. Finocchiaro: «Vicini all’approvazione di una legge fondamentale». Il 13 ottobre alle 15 dichiarazioni di voto sul ddl. Renzi su Twitter: «Visto?»

Nella serata di venerdì, il Senato ha approvato anche gli ultimi tre articoli del ddl Boschi di riforme costituzionali. Soddisfazione della maggioranza. Il 13 ottobre alle 15 le dichiarazioni di voto. M5S alla minoranza dem: «Venduti!». Forza Italia: «Lotteremo dentro e fuori dal Parlamento». Il tweet di Renzi: «Visto? È #lavoltabuona».

Tra gli articoli approvati venerdì il numero 39, contenente le norme transitorie delle riforme istituzionali ha incassato 161 voti a favore, il 40 che dispone la modalità di soppressione del Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro sempre 161; il 41,ì invece stabilisce le modalità di entrata in vigore del nuovo testo, ne ha ottenuti 165. Adesso al provvedimento manca il voto finale sul ddl che avverrà appunto martedì 13.

«Dicevano "le riforme si fermeranno, il governo non ha i numeri". Visto come è andata? Questa è la #lavoltabuona», è il tweet del presidente del Consiglio, che aggiunge anche l’hashtag #italiariparte. «Con la votazione di tutti gli articoli della riforma costituzionale siamo ad un passo dall’approvazione, in Senato, di una legge fondamentale per il Paese. Tutto è perfettibile ma resto convinta che grazie all’unità del Pd e alla solidità della maggioranza abbiamo scritto una buona riforma costituzionale - così la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali -. Dopo un dibattito durato trent’anni poniamo fine al bicameralismo perfetto».

Bagarre in Aula al momento del voto sull’art. 39, relativo alle norme transitorie. La senatrice del Movimento 5 stelle, Elena Fattori, ha accusato la minoranza del Pd di essersi «venduta». «Ecco qual è il piatto di lenticchie per cui la minoranza Pd si è venduta per votare la riforma», ha detto Fattori, più volte richiamata dal presidente Pietro Grasso. Quest’ultimo, acquisite le registrazioni, come chiesto dal capogruppo Pd, Luigi Zanda, ha convocato il Consiglio di presidenza di Palazzo Madama per lunedì prossimo, 12 ottobre, alle 16,30.

09-10-2015

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